Presto le audizioni per art 21 del Milleproroghe sulle bonifiche di Taranto

Si terrà lunedì prossimo, alle 16:30 in videoconferenza nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, l’audizione formale dei Commissari di Ilva in amministrazione straordinaria sul decreto Milleproroghe che, all’articolo 21, trasferisce le risorse dalle bonifiche dello stabilimento alla produzione dell’acciaio.Una audizione che ho fortemente voluto che punta a fare chiarezza sulle complesse procedure con cui si sta procedendo alla spesa dei fondi a disposizione e che ora, incredibilmente, vengono sottratti alla messa in sicurezza del territorio tarantino per destinarli alla produzione industriale di Acciaierie d’Italia S.p.A.

Abbiamo richiesto, inoltre, la partecipazione alle audizioni della Direzione generale per il Risanamento Ambientale del Mite, di Ispra, del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia e di Arpa Puglia, oltre che della Procura di Taranto e del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto che, sono convinto, offriranno un contributo fondamentale per la conoscenza della complessa questione.L’importanza di fare chiarezza si rende ancor più necessaria alla luce delle dichiarazioni del viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin. Il Mise, infatti, sembra non essere a conoscenza delle attività intraprese dai commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria per le opere di bonifica e di ripristino, né dei complessi iter autorizzativi in corso per i diversi siti. Il ministero lamenta la mancata presentazione di progetti, ignorando che questi arrivano a valle di attività notoriamente complesse e lunghe, incluse approfondite analisi di rischio. Peraltro, ci risulta che neppure per i 190 milioni di euro in carico al gestore dello stabilimento siano stati presentati i progetti. Preoccupa non poco che si inserisca nel Milleproroghe una norma basata nella migliore delle ipotesi su un gap informativo. Questo ci conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la necessità di portare ad approvazione l’emendamento soppressivo della norma in sede di esame del Milleproroghe alla Camera. Il nostro auspicio è che anche le altre forze politiche mostrino di avere a cuore il futuro del territorio e della comunità di Taranto sottoscrivendo l’emendamento del MoVimento 5 Stelle.

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